considerazioni sui mondi virtuali

domenica 18 novembre 2007

La possibilità di un'isola

“[…] ciò che cerchiamo di creare è un’umanità artificiosa, frivola, che non sarà mai più toccata dalle cose serie né dall’umorismo, che vivrà fino alla morte in una ricerca sempre più disperata del fun e del sesso; una generazione di eterni kids […] ”1


Così Houellebecq ci descrive la società di domani. Ma questo mondo de-responsabilizzato e sessodipendente è già una realtà nel metaverso: sono centinaia le sim che reggono la propria autonomia sullo shopping sfrenato e sul sesso virtuale, dove tutto si compra, nulla è problematico, dove la filosofia imperante è quella dell'eccesso. Isole virtuali che sono oasi del piacere, templi dell'edonismo, non luoghi dove l'uomo occidentale può esercitare senza riserve il suo diritto al divertimento.






1 Michel Houellebecq, La possibilità di un'isola, Milano, Bompiani, 2007, p. 32

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