William Gibson ci descrive così un quartiere della Tokyo futuristica del suo romanzo Neuromante:
“Night City era come un esperimento dissennato di darwinismo sociale, concepito da un ricercatore annoiato che tenesse un pollice in permanenza sul pulsante dell’avanti-veloce ”
Questa definizione potrebbe essere adatta a descrivere il metaverso di Second Life? Un mondo dove i rapporti sociali sono accelerati, le distanze si annullano con il teletrasporto, la maggior parte degli abitanti cerca di scalare la gerarchia sociale nel modo più rapido possibile e il territorio è organizzato con un sistema che ricorda quello feudale (tante isole-feudi ognuna con il proprio owner-feudatario)?
Nessun commento:
Posta un commento