considerazioni sui mondi virtuali

lunedì 15 ottobre 2007

Una nuova forma d'arte?

Nelle prime scene di eXistenZ, film del regista David Cronenberg uscito nel 1999, assistiamo alla prima dimostrazione pubblica di un nuovo videogame immersivo che promette un livello di realismo e un coinvolgimento mai sperimentati in precedenza. La game designer viene presentata dallo speaker come “la più grande artista” nella progettazione di game virtuali.


Sono doverose alcune considerazioni. I videogame esistono da circa 30 anni: la grafica, l’interattività, la complessità dei giochi elettronici sono migliorate con una progressione geometrica ma ritengo che siamo ancora agli albori dell’era dell’intrattenimento digitale. I mondi virtuali sono infanti che si sforzano di muovere i primi passi.


Detto questo arrivo al punto centrale di questo post. Pensando alla game designer del film di Cronenberg mi chiedo: potranno mai i grandi creativi dei mondi virtuali essere considerati un giorno “artisti”? I mondi virtuali diventeranno un veicolo di espressione artistica o addirittura saranno essi stessi una forma d’arte?

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